Nadir Afonso, mostra a Roma
Vortici di colore che si sovrappongo e confluiscono in forme geometriche essenziali, giustapposte sapientemente in un equilibrio rassicurante; perfezione spaziale e accenni di surrealismo; rielaborazione del linguaggio metafisico di derivazione "dechirichiana".
Tutto questo è quello che troverete all’interno della splendida mostra dal titolo Nadir Afonso - Architetto, pittore e collezionista, curata da Stefano Cecchetto e dedicata al famoso pittore e architetto portoghese (classe 1920) aperta al pubblico fino al 30 settembre presso il Museo Carlo Bilotti di Roma. Il percorso espositivo è un vero e proprio viaggo alla scoperta delle città del mondo: Roma, Kuala Lampur, Firenze, Toronto, Pechino. Afonso ha iniziato a dedicarsi a questo ciclo di tele (e continua tutt'ora) a partire dagli anni Settanta, con lo scopo di «mettere in risalto il segno delle architetture e il fascino universale delle città come luogo di appartenenza». Ma non mancano anche ritratti, scene di vita quotidiana, paesaggi, che riprendono il periodo pre-geometrico e barocco del pittore.
Ciò che maggiormente colpisce dei quadri di Nadir Afonso sono la brillantezza, la vivacità, e i perfetti accostamenti cromatici. Tutto è in perfetto equilibrio: linee nette che si sfumano in forme geometriche delicate ma ben rintracciabili che paiono scomparire nella decisione dei colori. Ogni opera cattura l’attenzione dello spettatore attraverso delicati vortici di colore che gli danno la sensazione di essere trasportato all'interno delle tele. Ma oltre ai quadri del pittore portoghese, durante il percorso scoviamo anche Afonso collezionista, trovandoci di fronte a opere dipinte da Pablo Picasso, Max Ernst, Candido Portinari, Giorgio De Chirico, Max Jacob, Fernand Legér - maestri della pittura del Novecento - con i quali lo stesso Nadir Afonso ha lavorato e si è confrontato durante la sua vita. Una mostra imperdibile, che porta il pubblico alla scoperta di uno dei massimi maestri dell’architettura e della pittura del scorso secolo, abile ancora oggi a sperimentare e ad evolversi in ogni sua creazione, capace di emozionare con le sue opere evanescenti ma allo stesso tempo “solide” e brillanti.